Madre Natura insegna: la lezione dei Colini

Madre Natura insegna: la lezione dei Colini

Madre Natura insegna: la lezione dei Colini

 “Nada para caso” e questo articolo arriva nel mese di luglio, in cui il tema della MADRE e della RELAZIONE con l’altro è dominante.

Colini california

MADRE NATURA INSEGNA
con l’esempio:
LA LEZIONE DEI COLINI

Talvolta succede che vagando per la nostra casa-laboratorio in cui vi sono libri ovunque, ve ne sia uno che “mi chiama”. So che capita a molte creature, ed è qualcosa che appartiene ad una sorta di spazio fuori dal tempo, estraneo a qualunque processo logico. Semplicemente cammino e mi fermo, prendo il libro e apro.

L’ultimo a “chiamarmi” è stato “La strategia dell’Aquila” di Danilo Mainardi, la pagina era quella in cui è descritto il comportamento dei colini – piccole quaglie americane – e in poche righe ne resto affascinata.
Quando s’avvicina il tempo degli amori e della prole, i colini costruiscono il loro nido a terra, riparato dalla vegetazione, si tratta di una specie con piccoli precoci, che iniziano a muoversi in autonomia poche ore dopo la schiusa.

Mamma quaglia depone fino a 15 uova, che inizia a covare solo dopo aver deposto l’ultimo uovo. Inizialmente i ricercatori avevano attribuito a questo comportamento il fatto che tutte le uova si schiudessero più o meno contemporaneamente, e comunque nell’arco massimo di un’ora.

Ma un’altra ricercatrice ha scoperto e dimostrato che, oltre a quella evidente correlazione, vi era altro: prima dell’inizio della schiusa delle uova, si attiva una sorta di comunicazione tra i futuri pulcini, che si stanno sintonizzando per l’evento nascita. Dal nido salgono infatti scricchioli, pigolii emessi dagli stessi fratellini all’interno dell’uovo, e l’intensità del suono cresce fintanto che nel primo uovo si forma la prima crepa, ed i pulcini cominciano a nascere in successione sincronizzata. La nascita è dunque coordinata da un’informazione, da un accordo che la ricercatrice ha dimostrato essere determinante.

Mentre la meraviglia si fa spazio nel cuore continuo a leggere e scopro che la ragione più ovvia di questo comportamento è attribuita alla caratteristica di precocità e autonomia dei piccoli ed al fatto che il nido si trovi sul terreno: grazie alla contemporaneità, la madre può occuparsi di tutta la nidiata contemporaneamente. Segue però la descrizione di un altro comportamento coordinato e che è attivo sin dalla loro prima notte: per dormire si dispongono a corona, ovvero si sistemano in cerchio con tutte quante le code verso il centro ed il capo rivolto verso l’esterno. Questo garantirà un sistema di visione a 360° ed in caso di pericolo, da qualunque parte esso giunga, vi sarà qualcuno pronto ad avvisare il resto del gruppo.

Una descrizione toccante, un altro insegnamento prezioso dalla Scuola della Natura, un esempio dal regno alato, che apre a considerazioni su più fronti, ne sintetizzo soltanto alcuni come spunto di riflessione:

L’unione, la coscienza, la coesione del gruppo e la responsabilità del singolo;

La comunicazione, l’accordo;

L’equilibrio: se ad esempio uno di questi pulcini fosse eccessivamente timoroso, o all’opposto eccessivamente temerario, non sarebbe funzionale alla sicurezza del gruppo;

La visione che deriva dal cerchio, dalla compartecipazione, come quella di ogni orchestrale per l’armonia d’insieme, in cui ogni membro è uno e al contempo parte d’un intero;

Da questi fattori dipende la loro sopravvivenza, la loro crescita, l’evoluzione, l’esperienza della Vita.

In una coppia l’importanza del saper stare in relazione “in termini di noi”, di “insieme superiamo tutto”, facendo tesoro di ogni esperienza, è probabilmente più evidente. Ciò significa andare ben oltre all’attribuzione di colpe – atteggiamento che sta nella divisione, nel giudizio e che allontana sempre più – ma accettando la responsabilità di cogliere l’opportunità che l’esperienza ha portato: occasione per crescere, per evolvere, per migliorare e naturalmente cercando di non ricadere automaticamente nella stessa modalità in futuro, ma trovandone una nuova e più sana.

Tutto questo è possibile in ogni relazione, che sia di coppia, di amicizia, di famiglia, di lavoro, di gruppi che condividono un progetto: portare la propria visione con rispetto e con chiarezza, saper ascoltare la visione dell’altro, trovare una visione di insieme coscienti della interconnessione e avendo così cura della Relazione, che è la creatura che insieme abbiamo creato.

Così grata a Madre Natura che ancora una volta con l’esempio insegna che è un’illusione pensare di essere separati, e tutt’al più isole in mezzo allo stesso mare, che ci parla di interconnessione e interdipendenza e di tensione alla Vita, ringrazio anche chi ha letto fin qui per il tempo e per l’attenzione, e chi cerca quotidianamente di portare tutto questo nella propria Vita, nutrendo il Mare comune.

Un abbraccio dal cuore

Alessandra

 

(l’immagine è tratta dal web)

3 Responses to "Madre Natura insegna: la lezione dei Colini"

  • Davvero stupendo e saggio, del resto si sa che Madre Natura è perfetta e saggia, e se solo ci si sintonizzasse con la natura si sarebbe in armonia con l’universo. Grazie Alessandra per questo dono.

  • Rispondi a Alessandra Capone Annulla risposta

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