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(immagine dal web)

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Buongiorno a tutti, buon ingresso nel mese di dicembre.

Così come ho citato nella newsletter in questo mese 12 c’è questa unione dell’1 e del 2 che è rappresentata solamente in dicembre. Sono due principi che rappresentano due polarità, 1 e 2 che evolvono nel 3, che rappresenta il principio dell’unità tripartita che caratterizza tutto ciò che esiste.

Quindi c’è un polo positivo, un polo negativo, e un punto della neutralità.

C’è un principio maschile, un principio femminile, che insieme, uniti, generano il 3, che rappresenta il figlio.

Sempre nella lettera di dicembre ponevo l’attenzione all’ampliamento della visione, potendo così vedere nel principio che rappresenta il Padre il Cielo, nel principio che rappresenta la Madre la Terra, e nel 3 noi, gli esseri umani, antenne tra il Cielo e la Terra, il Figlio, che comunque sia unirà sempre quei due principi che lo hanno generato, indipendentemente da quello che a questi due esseri, padre e madre, accade nella vita, saranno sempre in lui. Da qui anche l’importanza della pacificazione con i genitori, l’importanza che questo può avere per la nostra stessa vita, per il nostro vivere, vivere in pienezza.

Così in questo 12, abbiamo proprio espresse nel mese stesso queste due energie unite.

L’energia del mese sarà sviluppata nel video in lavorazione ma osserviamo, per il momento, che entriamo con il 13 nel Numero del Sole (che nasce dalla somma del giorno più il mese). Il 13, archetipo dell’Alchimista, presuppone un lavoro, un lavoro trasformativo. E qui vedo ancora una volta un invito: ad ampliare la coscienza, la visione.

La Terra gira in senso antiorario perché la sto guardando dal Polo Nord ma se la guardo dal Polo Sud cambia la percezione del senso di rotazione.

Ci avviciniamo al 22, il giorno del Solstizio d’Inverno, ma lo è perché siamo in questo emisfero sennò sarebbe dell’altra polarità.

Quindi cominciamo a prepararci a questo 8 che arriva (2024=2+0+2+4=8), facciamolo cominciando a prepararci ad uscire da tutte quelle asserzioni indiscutibili, dagli assolutismi totali, perché è la vita stessa ci dice “guarda le cose da un altro punto di vista”.

Esiste un punto al centro del pianeta che fa sì che, se il Cielo è sopra e io sono qua in piedi, la Terra è sotto. Ma se io vado proseguendo giù giù giù giù giù non c’è una persona a testa in giù! Trovo una persona che ha la percezione del Cielo sopra di sé e della Terra sotto di sé.

Cominciamo ad ampliare queste visioni, anche nelle relazioni con l’altro.

Attraverso cosa?

Il 3 della comunicazione, della posizione della neutralità.
Che è quello che cerchiamo di fare continuamente; qualunque percorso che presupponga una crescita interiore e personale parte da questo, dallo sviluppo di un osservatore che si pone in condizioni neutrali.

A partire da quello che pretendiamo da noi stessi, perché l’abuso che sta nell’8 quando da Sovrano svalica nella vibrazione sfidante del Tiranno è proprio contro di sé che manifesta questa rigidità, che non è rigore nell’esistenza e proprio inflessibilità.

Allora bene, lavoriamo in questa direzione, andiamo verso l’8 con fierezza, con eleganza, con presenza, con centratura, con la capacità di dialogo, con la capacità di modificare il punto di visione.
L’abbiamo visto in questi esempi, che ci fa il Pianeta stesso quando ci parla di sé.

Vi abbraccio, sia un buon dicembre e una buona giornata a tutti.
Alessandra 

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